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La guerra russo-ucraina entra nel mondo dell’olio di oliva

Estratto da Teatro Naturale 18 Marzo 2022

Dal 6 al 9 marzo sono stato in Spagna su invito di Extenda, l’Agenzia per la Promozione del Commercio del Governo dell’Andalusia, nell’ambito di una missione commerciale organizzata da questo Ente per la promozione dell’olio EVO spagnolo in occasione della fiera WORLD OLIVE OIL EXHIBITION che si è tenuta a Madrid l’8 e il 9 marzo.

I due giorni di Fiera sono stati un momento utile per sondare il mercato oleario, in un momento particolarmente delicato come quello attuale. Da quanto ho potuto constatare personalmente durante la mia visita, il clima era di generale incertezza al punto che i player seri hanno preferito bloccare le contrattazioni. Un tentativo per arginare la bolla speculativa che sta investendo il settore da quando è scoppiata la guerra in Ucraina. Il blocco dell’export di olio di girasole da questo Paese (che è uno dei principali produttori mondiali) infatti ha subito creato un pericoloso effetto domino che ha investito la filiera. Ha spinto i produttori, da un lato, a contingentare le scorte e i player dell’industria alimentare, dall’altro, a indirizzarsi verso altri oli vegetali. Tra questi, anche l’olio di oliva raffinato, che ha visto un immediato rialzo di prezzo grazie alla crescente domanda da parte dell’industria delle conserve a corto di forniture.

Leggi l’articolo completo su Teatro Naturale:

https://www.teatronaturale.it/tracce/mondo/37576-la-guerra-russo-ucraina-entra-nel-mondo-dell-olio-di-oliva.htm

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